- 1 Quali sono i principali tipi di affettatrice?
- 2 Come sceglierla?
- 3 Che differenza c'è tra uno strumento professionale e uno domestico?
- 4 Cosa indica la sigla CE?
- 5 Con quali materiali è costruita un'affettatrice?
- 6 Quanto pesa ?
- 7 Quanto ingombra effettivamente una macchina simile?
- 8 Devo portare la mia affettatrice in viaggio: quale scelgo?
- 9 Esistono modelli professionali di piccole dimensioni?
- 10 Perché sceglierne una automatica?
- 11 A cosa serve un'affettatrice con bilancia incorporata?
- 12 A mano o elettrica: quale tipologia scegliere?
- 13 In base a cosa scelgo il motore più adatto per la mia affettatrice?
- 14 Come scegliere una lama adatta alle mie esigenze?
- 15 Lama liscia e dentata: in cosa si differenziano?
- 16 Qual è la differenza tra una lama verticale e una a gravità?
- 17 Cosa posso tagliare con la mia macchina?
- 18 Meglio scegliere una macchina universale, o specifica per un solo prodotto?
- 19 Quali caratteristiche deve avere una buona affettatrice per salumi?
- 20 Quale macchina scegliere in base al tipo di salume da affettare?
- 21 Che tipo di modello rende meglio nel taglio del pane?
- 22 Quale affettatrice scelgo per tagliare frutta e verdura?
- 23 Spiralizzatore, mandolina, tritatutto o robot da cucina?
- 24 Il formaggio morbido si taglia male, cosa posso fare?
- 25 Quando devo pulire l'affettatrice?
- 26 Come posso pulirla al meglio?
- 27 Come fare la pulizia della macchina in sicurezza?
- 28 Quali sono le norme di sicurezza da rispettare durante l'uso?
- 29 Quali dispositivi sono utili a proteggere chi taglia?
- 30 Dove posso posizionare la macchina?
- 31 Come la mantengo al meglio?
- 32 A cosa serve l'affilatura?
- 33 Come si affila una lama?
- 34 Quando bisogna lubrificare il motore?
- 35 Quanto costa un'affettatrice manuale?
- 36 Qual è il prezzo di una elettrica?
- 37 Quali sono i costi di uno strumento professionale?
- 38 E i prezzi di un modello domestico?
- 39 Qual è il costo di una macchina automatica?
- 40 Quali sono le migliori marche?
Quello delle affettatrici, per quanto affascinante, può sembrare un mondo ermetico e difficile da comprendere. In realtà, districarsi tra i vari tipi di affettatrice per scegliere quella più adatta a noi è molto semplice. Eppure possono esserci dei dubbi che ci attanagliano, delle domande che non sempre trovano risposta. Nelle FAQ che seguono sono riportate le domande più frequenti su questi elettrodomestici al fine di chiarire al meglio ogni aspetto.
Quali sono i principali tipi di affettatrice?
Le affettatrici sono classificabili, secondo vari criteri, in diversi macro gruppi. Generalmente, la prima distinzione che si fa riguarda la presenza o meno del motore. Possiamo quindi dire che le affettatrici possono essere manuali o a volano, elettriche e automatiche.
- Quelle a mano funzionano se azionate manualmente da chi taglia. Il cibo viene portato sulla lama, e poi spinto attraverso di essa, sempre a mano. Queste sono le più comuni e semplici da usare. Sono abbastanza economiche e ingombrano poco spazio;
- quelle a volano hanno una sorta di manovella, con la quale si aziona la lama. Ruotando la manopola, la lama si sblocca e gira, pronta per tagliare il prodotto. Questi sono i primi modelli comparsi sul commercio, e ne esistono ancora dei modelli antichi restaurati. Possono essere abbastanza costose, anche nei modelli più nuovi e tecnologici;
- quelle elettriche sono provviste di un motore. Questo permette alla lama di entrare in funzione, e quindi di procedere con il taglio. Sono abbastanza diffuse, essendo le più pratiche e comode da utilizzare. Il prezzo varia in base al modello, e agli optional che possiede, ma in generale queste macchine appartengono a una fascia di prezzo media;
- quelle automatiche servono più che altro il settore della grande distribuzione. Possono avere dimensioni molto grandi e di solito sono abbastanza potenti da sostenere un ritmo di lavoro serrato. Sono semplici da usare, e permettono di risparmiare tempo e denaro. Una volta impostato il taglio, la macchina procede autonomamente.
Come sceglierla?
Per fare un acquisto azzeccato, bisogna scegliere bene la macchina che più ci aggrada. Secondo quali criteri farlo?
- La destinazione d’uso: è importante tenere bene a mente come e quanto sfrutteremo la macchina. Se ci serve per un uso sporadico e amatoriale, opteremo per una macchina a uso domestico. Se contrariamente abbiamo bisogno di un apparecchio che produca una gran mole di affettato, avremo bisogno di una macchina professionale;
- il cibo che andremo a tagliare: esistono modelli specifi pecir ogni tipo di cibo. Se siamo orientati su un solo tipo di prodotto, potremo prendere un’affettatrice apposita. Se invece ci serve di tagliare più prodotti ne prenderemo una universale, magari di buona fattura;
- le dimensioni: anche l’ingombro della macchina gioca un ruolo decisivo nella scelta . Se abbiamo a disposizione poco spazio in casa possiamo procurarci un’affettatrici piccola e richiudibile. Se invece il problema è di natura professionale, possiamo optare per un modello di buona fattura che rimanga abbastanza compatto e poco invasivo;
- il prezzo: è normale che anche il fattore economico abbia il suo peso. Anche in questo caso è possibile scegliere tra una miriade di prezzi diversi, ma in generale le affettatrici domestiche e piccole sono le meno dispendiose;
- l’alimentazione: prima di acquistare una macchina dobbiamo far caso al tipo di alimentazione. Se abbiamo bisogno di risparmiare sui consumi, o non abbiamo elettricità a disposizione, la scelta migliore è una macchina a mano o a volano;
Che differenza c’è tra uno strumento professionale e uno domestico?
Le affettatrici possono dividersi tra professionali e destinate a un uso domestico.
- Quelle professionali garantiscono una resa ottimale del taglio, nel minor tempo possibile. Sono forgiate in ottimi materiali. Questo le rende abbastanza pesanti, e di conseguenza stabili. Appartengono a una fascia di prezzo medio-alta;
- le affettatrici domestiche sono più leggere e compatte delle prime. Sono fatte di buoni materiali, che comunque ne permettono la stabilità sul piano d’appoggio. Queste macchine hanno un costo basso, e sono quindi alla portata di tutti.
Se abbiamo bisogno di una macchina per tagliare sporadicamente qualche prodotto, è meglio optare per una domestica. Infatti è inutile munirsi di uno strumento professionale, se poi dobbiamo farne un uso poco frequente. Se viceversa abbiamo intenzione di sfruttare al massimo la nostra macchina, dobbiamo prendere un modello professionale. Queste macchine sono più adatte a uno sforzo continuativo e prolungato nel tempo.
Cosa indica la sigla CE?
Per regolare la produzione di affettatrici, e farne uno strumento utile e sicuro, sono state create delle leggi. Queste normative, valide a livello europeo, servono a tutelare chi utilizza tale apparecchio. Le Direttive Europee hanno indotto dei criteri imprescindibili per la fattura di tali strumenti. Le questioni riguardano i materiali di costruzione e la sicurezza in genere della macchina. Per legge:
- L’affettatrice deve essere costruita con materiali adatti. Ogni parte della macchina viene forgiata con materie prime adatte a scopo alimentare. In questo modo si prevengono allergie, intossicazioni e danni per chi usa la macchina. Inoltre non si possono utilizzare materiali troppo deteriorabili, o vernici tossiche che possono entrare in contatto col cibo. Un apparecchio dotato di bollino CE è, per forza di cose, costruito nel pieno rispetto di questa legge;
- la macchina deve essere dotata di sistemi di sicurezza, atti a preservare l’incolumità di chi la utilizza. Per esempio, se la macchina è provvista di motore, questo deve avere un sistema di sicurezza che ne blocca l’accensione automatica. Grazie a questo blocco, la macchina resta spenta finché non è azionata manualmente dall’operatore. Questa precauzione è utile per chi in casa ha dei bambini, che potrebbero avvicinarsi troppo alla lama in funzione. Serve anche per chi taglia, in quanto può caricare e scaricare il cibo dal piatto porta merce in tutta sicurezza. Il bollino CE in questo caso ci garantisce una macchina sicura, e pensata per salvaguardare la nostra incolumità.
La sigla CE sta a indicare che un’affettatrice, professionale e non, rispetta questi canoni. Bisogna sempre controllare che la macchina ne sia provvista, al fine di fare un acquisto davvero funzionale.
Con quali materiali è costruita un’affettatrice?
Possono essere utilizzati vari materiali per costruire una simile macchina. In base alla qualità di questi, avremo modelli più o meno professionali e precisi. Anche il prezzo varia, a seconda delle materie prime. Nel dettaglio, i materiali di cui sono fatte le affettatrici sono:
- Legno: questo materiale viene usato per quelle manuali domestiche. Simili a taglieri, su cui poggia una lama in acciaio, queste affettatrici sono piccole e pratiche da usare. Il legno può essere anche molto pregiato, come quello di noce. Inoltre, alcuni modelli di queste macchine vengono intagliati da artigiani minuziosi e capaci;
- Metallo: serve per i modelli a mano, soprattutto quelle destinate al taglio dei formaggi. Questo materiale è abbastanza buono, ma non è molto resistente nel lungo termine;
- Plastica: questo materiale viene utilizzato maggiormente nelle affettatrici domestiche. La plastica rende le macchine leggere, ma anche poco stabili. Può essere normale o dura, più resistente della prima. Un’affettatrice costruita quasi interamente in plastica è da considerarsi poco funzionale e di scarsa qualità;
- Acciaio: l’acciaio è ideale per la lama. Generalmente questo può essere inox o temprato, nelle macchine domestiche, anodizzato o cromato, per i modelli professionali.
Quanto pesa ?
Tali strumenti possono essere più o meno pesanti, secondo il tipo di modello. Il peso varia in base alla scelta dei materiali di costruzione, alle dimensioni totali della macchina e alla destinazione d’uso. Una macchina completamente in plastica, anche se dura, risulterà leggera e maneggevole. Al contrario, un’affettatrice fatta in acciaio e metallo sarà abbastanza pesante. Nello specifico:
- I modelli domestici a mano sono i più leggeri di tutte. Dalle dimensioni ridotte, pesano meno di 1 kg;
- Le affettatrici domestiche elettriche pesano dai 5 agli 8 kg. Sono abbastanza leggere, ma parecchi modelli hanno comunque una certa stabilità;
- I modelli richiudibili sono leggerissimi. Il peso massimo è di 4 kg, per soli 30 cm di ingombro;
- Le macchine professionali, essendo più grandi e stabili, hanno un peso maggiore. Questo si aggira intorno ai 20 kg.
Quanto ingombra effettivamente una macchina simile?
Come per il peso, l’ingombro di un’affettatrice varia secondo il modello scelto. Di norma possiamo dire che le affettatrici domestiche sono abbastanza piccole e compatte. Questo perché devono rispondere alle esigenze di ogni sorta di acquirente. Quelle professionali solitamente sono più ingombranti delle prime. Per far fronte a una richiesta sempre maggiore, sono stati creati anche dei modelli professionali poco ingombranti.
Devo portare la mia affettatrice in viaggio: quale scelgo?
Le affettatrici a uso domestico sono leggere e poco ingombranti: l’ideale per essere trasportate con facilità. Quelle manuali hanno l’ingombro di un tagliere. Entrano comodamente in una borsa, e pesano meno di 1 kg. Se dobbiamo affettare sporadicamente questi apparecchi sono l’ideale. Tuttavia, se abbiamo bisogno di fare un uso intensivo della nostra macchina dovremo optare per un modello elettrico. Ci sono alcune macchine elettriche domestiche molto piccole e compatte, che pesano circa 5 kg. Sono adatte a viaggi e trasporti, in quanto lo spazio occupato è minimo. Portando una macchina simile avremo la comodità del motore elettrico, che ci permetterà di risparmiare tempo e fatica.
Un’altra possibile soluzione può essere quella di scegliere un’affettatrice elettrica domestica richiudibile. Questi modelli si possono smontare, e riporre comodamente in un cassetto. Il piatto dove si raccoglie la merce è estraibile, eliminando così il cinquanta per cento dell’ingombro totale. In tutto, occupano circa 30 cm di spazio. Sono modelli anche molto leggeri, con un peso inferiore ai 5 kg. Facilmente trasportabili e riponibili, sono perfette per piccoli e grandi viaggi.
I modelli troppo piccoli e maneggevoli sono inadatti ad affettare di cibi voluminosi. Infatti sarà impossibile procedere al taglio di questi, senza averli prima resi delle giuste dimensioni. C’è da dire inoltre che le macchine troppo leggere sono spesso instabili, e scivolano sul piano d’appoggio. Per questo è bene scegliere un modello con dei piedini antiscivolo.
Esistono modelli professionali di piccole dimensioni?
Le affettatrici domestiche possono avere dimensioni davvero ridotte. Ma per quanto riguarda quelle professionali? Nonostante di norma queste siano macchine ingombranti e pesanti, sono stati creati dei modelli piccoli e compatti. Sono di buona fattura, creati con materiali adatti e hanno una lama affilatissima e funzionale. Possiedono tutte le caratteristiche di taglio di un apparecchio professionale, con le dimensioni di un’affettatrice domestica. Questi modelli sono adatti per chi dispone di poco spazio nella sua attività, ma ha comunque bisogno di una macchina professionale. Resistenti e longeve, queste affettatrici sono pensate per rispondere alle esigenze specifiche di ogni acquirente. Hanno un costo inferiore rispetto ai modelli più ingombranti, quindi rappresentano un doppio risparmio.
Perché sceglierne una automatica?
Le affettatrici automatiche sono la scelta ideale per chi deve tagliare grandi quantità di cibo. Sono pensate per il settore della grande distribuzione, per ottimizzare i tempi di lavoro. Hanno un motore elettrico, che permette alla macchina di funzionare bene e velocemente. Sono preimpostabili, per garantire un taglio ottimale e personalizzato. Una volta deciso lo spessore, la quantità e le altre modalità di taglio, si può procedere con l’affettatura. Una volta azionate, queste macchine procedono in autonomia. Non c’è più alcun bisogno dell’intervento umano, in quanto svolgono il loro lavoro in maniera indipendente.
Molte affettatrici automatiche sono dotate di vari sistemi per rendere il lavoro sempre più preciso e per ottimizzare tempi e costi di lavorazione. Infatti alcuni tipi di affettatrice automatica hanno una bilancia integrata. Grazie a questa, possono creare delle fettine perfette, del peso ideale. Inoltre possono fare delle porzioni precise al grammo. Ancora una volta il risparmio è al primo posto. Non solo di tempo, ma anche di spazio e soldi. Con un solo apparecchio si avranno le funzioni di più macchinari.
Per evitare gli sprechi le macchine di questo tipo hanno un sistema di stand-by a risparmio energetico. Anche se collegata alla corrente, un apparecchio del genere avrà un consumo pari a zero, quando non è in funzione. Questo a lungo termine può portare a un risparmio di circa 10mila euro l’anno.
A cosa serve un’affettatrice con bilancia incorporata?
Le macchine di questa categoria sono molto utili sia a livello domestico che professionale. In casa, ci permettono di creare porzioni precise al grammo. Ideali per chi segue una dieta ferrea, sono precisi strumenti di misura. I modelli con bilancia integrata sono perfetti anche per seguire dettagliatamente le ricette più difficili. Inoltre le due componenti possono essere usate separatamente, quindi avremo in realtà due elettrodomestici in uno. Tagliando la giusta quantità di cibo si eviteranno sprechi e consumi eccessivi.
A livello professionale, questi macchinari consentono agli operai di risparmiare molto tempo. In questo modo potranno lavorare in pace, senza dover fare un inutile avanti e indietro tra affettatrice e bilancia. Il prodotto tagliato infatti viene pesato istantaneamente, permettendo a chi taglia di regolarsi al meglio con le porzioni. Anche in questo casa il vantaggio è assicurato.
Le affettatrici automatiche sono quasi tutte dotate di bilancia incorporata. Questa consente loro di creare porzioni perfette e precise. Una volta tagliate, le fette vengono disposte a raggio o impilate su se stesse. Sono così pronte per essere impacchettate, e vendute. Inoltre in alcuni casi è possibile mettere l’affettato sottovuoto. Tagliate, porzionate e confezionate, le fette sono pronte per la vendita in tempi da record.
A mano o elettrica: quale tipologia scegliere?
Quando ci troviamo di fronte a un bivio di questo genere, dobbiamo ricordare i criteri con cui scegliere la nostra macchina.
- Un’affettatrice a mano è utile per chi non dispone di elettricità. Funziona manualmente, e ha un costo di manutenzione pari a zero. Possono esserci modelli piccoli e pratici da usare, simili a un tagliere su cui è poggiata una lama. I modelli più grandi e stabili sono definiti a volano. La lama è azionata da una manovella, che roteando fa girare la lama. Queste affettatrici sono i primi modelli costruiti, e nei mercatini dell’antiquariato se ne trovano ancora dei modelli vecchi e restaurati. Quelle manuali sono ideali per i salumi e gli insaccati, in quanto ricordano il taglio a mano. La macchina non è molto veloce, e questo evita di stressare troppo il prodotto, alterandone il sapore. Un taglio delicato riesce a mantenere il gusto di ogni salume, valorizzandolo al massimo;
- Quelle elettriche abbattono notevolmente i tempi di produzione. Sono pratiche e semplici da usare, sia a livello professionale che a uso domestico. Non hanno un ingombro eccessivo, e spesso sono anche abbastanza leggere. Ne esistono di tutti i tipi, per soddisfare ogni esigenza. Possono avere diverse lame, per garantire un taglio perfetto su ogni cibo. Le affettatrici elettriche non hanno consumi eccessivi, soprattutto quelle con il sistema di stand-by. Quando la macchina è inattiva per un lungo periodo, questa va automaticamente in risparmio energetico per ridurre al minimo i costi di manutenzione. Funzionali e veloci, sono perfette per chi deve tagliare grandi quantità di cibo.
In base a cosa scelgo il motore più adatto per la mia affettatrice?
Se abbiamo optato per una elettrica, è bene scegliere con cura il tipo di motore. Questo infatti può essere di due tipologie: a trasmissione diretta o a cinghie. Nel primo caso, la lama viene azionata direttamente dal motore. Questo è potente e funzionale, e solitamente rende bene anche sotto sforzi continui. Il motore a cinghie invece può essere più problematico. L’energia passa attraverso queste cinghie, prima di entrare in contatto con la lama. Proprio per questo passaggio, si possono creare dispersioni di elettricità. Questo compromette il taglio, e il lavoro in generale sarà rallentato.
Qualunque tipo di motore abbiamo scelto, dobbiamo assicurarci che questo abbia un sistema di areazione. Soprattutto nei modelli professionali, dove la mole di lavoro è massiccia, queste ventole sono indispensabili. Infatti permettono al motore di restare sempre stabile, evitando surriscaldamenti. Così facendo non saremo costretti a fare continue pause, per aspettare che la macchina torni “operativa”. Inoltre serve a preservare nel tempo la macchina. Un motore ben ventilato è sinonimo di sicurezza ma anche di longevità. Grazie alle ventole si eviteranno fastidiosi incidenti all’affettatrice. Un motore fuso o lesionato crea danni permanenti alla macchina.
Come scegliere una lama adatta alle mie esigenze?
La lama è una parte fondamentale dell’affettatrice. In base al prodotto che andremo a tagliare, è bene che abbia un diametro più o meno grande. Per tagliare salumi stagionati, prodotti duri o voluminosi è meglio scegliere una lama con diametro di 22 cm o più. Se invece abbiamo bisogno di una lama standard, una con 19 cm di diametro sarà sufficiente.
In generale, una lama piccola è indice di un’affettatrice di modeste dimensioni. Anche il piatto porta merce non sarà molto capiente. Di conseguenza, una macchina piccola è inadatta a tagliare cibi di grandi dimensioni.
Lama liscia e dentata: in cosa si differenziano?
In base al prodotto che dobbiamo tagliare, possiamo scegliere una lama liscia o dentata.
- Una lama liscia è abbastanza universale. Questo è il tipo di lama più diffuso tra tutte. Sono adatte al taglio di qualsiasi prodotto, in quanto hanno una buona resa su vari prodotti. Possono tagliare con precisione anche la carne cruda o cotta. La precisione che assicura questa lama, evita di sfaldare e sfilacciare anche i cibi più morbidi. Le lame lisce sono semplici da affilare, per mantenerle sempre al meglio;
- Le lame dentate sono perfette per il taglio di cibi duri. Sono ottime per affettare salumi e insaccati particolarmente stagionati, o prodotti croccanti come il pane. I dentini permettono una presa efficace e salda sul cibo, che viene penetrato da questa in maniera semplice. Le fettine saranno sempre perfette, anche nei tagli più fini, restando omogenee. Queste lame sono difficili da affilare. La loro forma seghettata ne impedisce una normale operazione di affilatura.
Qual è la differenza tra una lama verticale e una a gravità?
Le lame di un’affettatrice possono essere a gravità o verticali. Si distinguono in base all’inclinazione rispetto al piano d’appoggio. Queste caratteristiche conferiscono alle lame aspetti diversi. Anche il risultato cambia, a seconda del tipo di lama presente sull’affettatrice.
- Una lama verticale è posizionata perpendicolarmente rispetto al piano d’appoggio. Rimane per l’appunto verticale, con un angolo di 90 gradi. Questo tipo di lama è adatto al taglio dei prodotti più soffici. Evita di sfregiare il cibo, facendolo scorrere agevolmente. Sono ideali per il taglio di carni crude e cotte, prodotti soffici e che tendono a perdere la compattezza;
- Le lame a gravità sono caratterizzate dalla loro posizione obliqua rispetto la base della macchina. Possono avere un angolo inclinato di circa 45 gradi. Anche il piatto su cui si appoggia la merce è inclinato verso l’interno della macchina. Questa sua forma così particolare rende queste affettatrici ideali per il taglio di prodotto duri. La conformazione aerodinamica permette un taglio scorrevole, lineare e senza intoppi. Per questo le affettatrici a gravità sono perfette per tagliare salumi stagionati, verdure, carni congelate e altri tipi di cibi duri e croccanti.
Cosa posso tagliare con la mia macchina?
Le affettatrici possono tagliare ogni tipo di cibo. In base alle dimensioni, possono affettare prodotti più o meno voluminosi. La varietà di lame disponibili in commercio, rendono semplice il taglio anche dei cibi più duri e croccanti. Esistono delle macchine in grado di tagliare anche i prodotti congelati o semi congelati. In alcuni casi è possibile affettare un prosciutto intero o altri cibi di tale grandezza.
Questo tipo di macchine possono essere in grado di tagliare ogni tipo di cibo, oppure specifiche per un solo prodotto. Se abbiamo bisogno di lavorare una sola qualità di cibo, è bene optare per una macchina creata appositamente per quel tipo di prodotto.
Meglio scegliere una macchina universale, o specifica per un solo prodotto?
Se abbiamo già in mente che tipo di prodotto dobbiamo tagliare, possiamo optare per una macchina specifica per quel tipo di cibo. Questa scelta ci assicura un taglio perfetto e ottimale, studiato per quello specifico prodotto. Se invece non sappiamo che tipologia di cibo dovremo lavorare, è meglio comprarne un modello universale.
- Le affettatrici specifiche per un tipo di cibo ci permettono di ottenere un risultato perfetto. Essendo studiate per garantire dei risultati eccellenti, sono la scelta ideale per chi vuole una resa ottimale. Ne esistono di vari modelli e fatture, predisposte al taglio di ogni sorta di cibo. Nello specifico ce ne sono di specifiche per il taglio dei salumi e insaccati, delle verdure, del pane, del formaggio e della carne in generale. Ogni macchina ha delle caratteristiche differenti;
- Le affettatrici universali ci permettono di tagliare quasi tutti i cibi. In generale hanno una buona resa su ogni tipo di cibo. L’unico prodotto che potrebbe creare problemi è il formaggio morbido. Questo cibo è molto pastoso, e quindi spesso viene stralciato dalla macchina. Inoltre, essendo ricco di sale, può essere dannoso per le componenti della macchina. La sua composizione può alterare la stabilità della lama, corrodendola fino a ossidarla.
Quali caratteristiche deve avere una buona affettatrice per salumi?
Gli strumenti ideali per il taglio dei salumi devono avere una lama abbastanza affilata da poter fendere questo tipo di prodotto. Inoltre deve avere un diametro sufficientemente largo da permettere un taglio efficiente. Le lame possono essere lisce o seghettate. Le prime sono adatte a tutti i tipi di cibo, soprattutto quelli più morbidi. Le lame seghettate invece sono ideali per passare attraverso i cibi più duri. Sono perfette per i salumi stagionati e particolarmente duri. Le macchine più adatte a questo tipo di prodotto sono quelle a mano o a volano. Essendo lente non rischiano di sfregare troppo il cibo. In questo modo il sapore dell’affettato rimane inalterato.
Le affettatrici per salumi devono essere abbastanza grandi da poter ospitare un salume voluminoso. Una macchina piccola ci limita molto nelle possibilità di taglio.
Quale macchina scegliere in base al tipo di salume da affettare?
- Per salumi piccoli, come salamini o simili, andrà bene anche un modello di affettatrice manuale domestica. Questa può essere anche di piccole dimensioni, simile a un tagliere. Sul piano d’appoggio c’è una lama, sulla quale scorre il cibo. In questo modo si otterranno fettine dello spessore adeguato e equidistanti;
- Per il taglio dei salumi morbidi o poco stagionati andranno bene modelli elettrici o a mano. Le macchine elettriche permettono un taglio preciso e ottimale. La lama deve avere un diametro di almeno 22 cm. Una lama liscia e verticale sarà l’ideale per questo tipo di taglio. Inoltre grazie alla velocità di produzione si potranno affettare un gran numero di prodotto;
- I salumi stagionati necessitano di una lama seghettata. La forma dentata della lama permette alla macchina di penetrare bene anche nei cibi più duri. Un modello elettrico è l’ideale. Inoltre per raggiungere la perfezione di taglio, si può optare per un modello a gravità. Avendo una lama inclinata, questa permette al prodotto di scivolare meglio e di fendere al meglio il cibo;
- Anche per la mortadella ci sono le apposite affettatrice. Queste sono di dimensioni abbastanza grandi, e hanno un motore potente. La precisione di taglio è assicurata. Il piatto porta merce è dotato di piccoli dentini che tengono l’insaccato ben saldo.
Che tipo di modello rende meglio nel taglio del pane?
Per fendere al meglio anche il pane più croccante, è bene optare per un’affettatrice elettrica con lama seghettata. Questi modelli sono efficienti e semplici da usare. Ce ne sono anche molti modelli manuali, ma per questo tipo di prodotto è sconsigliabile acquistarne una.
A livello professionale, esistono delle macchine automatiche per il taglio del pane. Queste riducono gli sprechi al minimo, e ottimizzano i tempi di produzione. Molte macchine hanno una bilancia integrata per creare porzioni perfette. Talvolta le affettatrici automatiche confezionano anche il pane, pronto per la vendita.
Quale affettatrice scelgo per tagliare frutta e verdura?
Queste macchine in grado di tagliare frutta e verdura facilitano la preparazione di molte ricette. Possono essere manuali o elettriche.
- Le affettatrici manuali per frutta e verdura possono avere diversi tipi di lama. Sono dotate di una vaschetta di raccoglimento, dove cade il cibo affettato. Possono avere molteplici funzioni di taglio, oppure una sola. Esistono anche dei prodotti che creano degli spaghetti di verdura e frutta. Questi sono detti spiralizzatori, in quanto creano dei vortici col taglio;
- I modelli elettrici per frutta e verdura sono raggruppabili in due macro categorie: i tritatutto e i robot da cucina. I primi consentono di sminuzzare e affettare tutti i tipi di verdure. Possono realizzare vari tagli, grazie alle lame intercambiabili. I robot da cucina invece hanno un solo tipo di lama, che trita il cibo. La particolarità di queste macchine sta nel fatto che talvolta è possibile mescolare e impastare il prodotto tagliato.
Le affettatrici per frutta manuali hanno una grande varietà di lame e tipologie di taglio. Sono pratiche da usare e da pulire. Perfette per un uso sporadico e poco intenso. Invece quelle elettriche per frutta offrono molti comfort che quelle manuali non possono concedere. A parità di prezzo e caratteristiche, è meglio optare per una macchina elettrica.
Spiralizzatore, mandolina, tritatutto o robot da cucina?
Nel dettaglio, quale modello scegliere? Ovviamente questo dipende dall’uso che dovremo farne, ma in linea di massima un apparecchio dotato di motore ha una resa più efficiente. Lo spiralizzatore è abbastanza limitativo, in quanto consente di realizzare un solo tipo di taglio.
La mandolina, per le stesse ragioni di poca versatilità, non è lo strumento ideale per chi desidera variare in cucina. Il tritatutto lascia grande spazio alla fantasia. Sono molto comodi e pratici da usare. I robot da cucina, oltre a tritare e sminuzzare il cibo, possono impastarlo e mescolarlo.
A parità di prezzo e di funzioni, un robot da cucina è la scelta ottimale per risparmiare tempo, soldi e spazio. In una sola ciotola è possibile compiere vari passaggi di preparazione del cibo alla cottura. Poco ingombrante, è l’ideale per ogni spazio. Inoltre è semplicissimo da pulire.
Il formaggio morbido si taglia male, cosa posso fare?
Come accennato sopra, il formaggio è un prodotto particolare da tagliare. Quelli a pasta morbida, o freschi, tendono a essere appiccicosi e pastosi. Questo rende il taglio difficoltoso, in quanto spesso può agglomerarsi in prossimità della lama. Per ovviare al problema dobbiamo optare per una macchina con una vela abbastanza liscia e scorrevole. Il prodotto deve scivolare senza intoppi lungo la lama, per garantire un taglio ottimale.
Il formaggio morbido è ricco di sale. Questa sua caratteristica lo rende pericoloso per le affettatrici. Infatti la sapidità del prodotto tende a corrodere i materiali della lama. A lungo andare ci troveremo con una macchina ossidata, o comunque lesionata permanentemente. Per far fronte a questo problema è bene munirsi di una lama profilata. Questo tipo di lama è racchiusa tra due “cuscinetti” di metallo. Questi profili hanno il compito di proteggerla dall’aggressività di cibi simili. Infatti grazie a questa sorta di maschera la lama entra in contatto col prodotto lo stretto necessario.
Un altro modo per ovviare al problema è quello di scegliere lama, coprilama e vela teflonati. Questo materiale non viene intaccato da alcun tipo di prodotto
Quando devo pulire l’affettatrice?
Dopo ogni utilizzo, anche il più breve e conciso, è bene procedere con la pulizia dello strumento. Questo per evitare che il corpo della macchina si macchi, così come la lama. Più in generale, è bene pulire la macchina prima di riporla per evitare che questa si danneggi. Una pulizia continua e profonda garantisce un mantenimento perfetto della macchina nel tempo.
Come posso pulirla al meglio?
Pulire la propria macchina è solitamente un’operazione semplice e rapida. In base al modello, si possono eseguire diversi tipi di trattamenti. Le affettatrici manuali domestiche hanno una pulizia veloce e facile da effettuare. Alcuni modelli possono essere sterilizzati in lavastoviglie. Per il resto, si può procedere a lavare i componenti con il sapone per le stoviglie.
Le affettatrici elettriche richiedono una pulizia più dettagliata e profonda. Tenere la macchina sempre al meglio è importante per una questione di igiene. Inoltre i salumi sono prodotti molto oleosi, e rilasciano una patina sulla macchina che a lungo andare la può lesionare. Prima di procedere con l’operazione, bisogna smontare le parti rimovibili. Ogni componente va pulita secondo le sue caratteristiche di composizione:
- La lama si pulisce con una pezza umida imbevuta d’alcol. La pezza deve essere morbida e bagnata con acqua tiepida. Il movimento sarà circolatorio, dall’interno verso l’esterno;
- Il corpo va pulito con detergenti neutri o poco aggressivi. Le parti smontabili non sempre sono adatte per il lavaggio in lavastoviglie. Quando non è possibile sterilizzarle in quel modo, è bene procedere manualmente alla pulizia.
Da evitare spugne particolarmente abrasive, detergenti aggressivi e prodotti simili. Le affettatrici sono strumenti delicati e soggetti a rovinarsi. Quindi è importante pulirle delicatamente, ma a fondo.
Come fare la pulizia della macchina in sicurezza?
La sicurezza è importante, durante tutte le operazioni che ci accingiamo a fare con l’affettatrice. Per la pulizia vale lo stesso discorso. Per igienizzare la macchina in maniera sicura è necessario ricordarsi delle piccole regole. Primo di tutto, è bene assicurarsi che la macchina sia spenta e scollegata dalla presa. In questo modo potremo evitare di azionarla accidentalmente durante le nostre manovre. Dopodiché possiamo procedere a smontare le parti che si possono sfilare. Quelle saranno pulite in separata sede, in autonomia dal resto della macchina. Una volta eliminate quelle componenti, si può continuare con la pulizia. Finito di igienizzare il tutto, le componenti prima scansate saranno rimontate sulla macchina. L’affettatrice è ora pronta per essere riposta, o per un nuovo ciclo di taglio.
Bisogna fare particolare attenzione a come si pulisce e maneggia la lama. Anche se non è attiva, rappresenta comunque un rischio. Qualora ci accorgessimo di non essere molto pratici, è meglio proteggerci con dei guanti rigidi. Grazie a questi, potremo toccare la lama senza affrontare alcun pericolo.
Quali sono le norme di sicurezza da rispettare durante l’uso?
Come si può intuire, un’affettatrice è tanto utile quanto pericolosa. Le operazioni di pulizia e di taglio devono essere eseguite in totale sicurezza per l’operatore. Tagliare e affettare in tutta sicurezza in realtà è molto semplice. Per farlo, basta ricordare delle piccole regole:
- Prima di procedere al taglio, è necessario caricare il prodotto sul piatto porta merce. Questa operazione è da eseguire categoricamente a motore spento. In questo modo non ci sarà possibilità di ferirsi accidentalmente con la lama;
- Ancor prima di accendere il motore, è importante fermare per bene il cibo da tagliare. Tramite il braccio pressa merce possiamo fissare al meglio il prodotto, per evitare che scivoli;
- Dobbiamo sempre accertarci che il piano d’appoggio sia stabile, e che la macchina vi sia ben piantata. Se questa dovesse scivolare durante il taglio, potremmo ferirci anche gravemente. Per questo prima di procedere col taglio dobbiamo verificare la stabilità della macchina;
- Durante il taglio dobbiamo evitare il contatto, diretto e non, con la lama. Per farlo, la mano destra sarà posizionata sull’apposita manopola del braccio pressa merce. La mano sinistra sarà impegnata a sistemare le fette appena tagliate, senza però prenderle direttamente dalla lama;
- Una volta finito il lavoro, dobbiamo spegnere la macchina e scollegare la spina. Questo evita problemi di natura elettrica, ma anche incidenti di ogni sorta (come l’accensione involontaria della macchina).
Quali dispositivi sono utili a proteggere chi taglia?
Per preservare l’incolumità di chi taglia, le affettatrici sono dotate di alcuni dispositivi di sicurezza. Primo fra tutti il salvadita, che impedisce alle mani di entrare in contatto con la lama. Questa forma di precauzione è indispensabile per chiunque si appresti a maneggiare questo tipo di macchine. Il salvadita è utile quanto banale, ed è un sistema efficace e funzionale. Si trova su tutte le macchine, da quelle professionali a quelle domestiche.
Per proteggere le mani dalle grinfie della lama, è possibile utilizzare una pinza. Questa facilita la presa delle fette appena tagliate. Grazie a questo apposito strumento, si possono prelevare le fettine in tutta sicurezza. Inoltre le affettatrici a gravità hanno una conformazione specifica per far ricadere autonomamente il prodotto tagliato. Queste affettatrici eliminano dal principio il rischio di ferirsi con la lama durante il taglio.
Il sistema di blocco dell’accensione è utile per chi una un’affettatrice in casa. Questo sistema fa sì che la macchina non resti in funzione. Sembra un dispositivo inutile, ma è stato creato per evitare incidenti. Inoltre è indispensabile quando ci sono dei bambini in casa che si possono ferire con la lama. A livello professionale questo sistema permette di evitare distrazioni e pericoli accidentali. Infatti la macchina rimane spenta anche durante il caricamento del prodotto, eliminando il rischio di azionare l’apparecchio involontariamente.
Dove posso posizionare la macchina?
La scelta del posto in cui collocare l’affettatrice è una decisione da ponderare. La macchina deve essere lontana dalle fonti di calore, che possono alterarne il funzionamento. Inoltre i modelli elettrici sono soggetti a danneggiarsi se posizionati in un ambiente particolarmente caldo. L’affettatrice deve rimanere distante dal muro di almeno 10 cm. Questo permette al motore di svolgere il suo compito, senza essere intralciato. Un motore otturato non riesce ad arearsi per bene. Questo comporta la precoce usura della macchina, e il rischio di incendi e simili.
L’ambiente in generale deve essere abbastanza neutro, senza troppi sbalzi di temperatura. L’umidità e l’eccessivo calore danneggiano le componenti della macchina. Anche il motore può risentire di queste condizioni climatiche.
Il piano d’appoggio deve essere stabile e compatto. Non bisogna mai posizionare la macchina su stoffe o tessuti, che potrebbero inceppare il motore. Anche un piano particolarmente scivoloso comporta un rischio per chi taglia. Se la macchina slitta abbiamo più probabilità di ferirci durante il taglio.
Come la mantengo al meglio?
Per mantenere bene un’affettatrice è necessario prendersene cura perennemente. Dopo ogni utilizzo va pulita a fondo. Una volta terminata l’operazione, è bene riporre la macchina in un luogo riparato e sicuro. Questo impedisce alla macchina di entrare in contatto con vari rischi e pericoli. I modelli piccoli e compatti possono esser messi in un pensile o in un cassetto. Per i modelli più ingombranti sono stati inventati dei copri affettatrice. Questa sorta di sacche servono per conservare l’incolumità dell’apparecchio.
Periodicamente l’affettatrice avrà bisogno di affilatura della lama e lubrificazione del motore. In base alla frequenza con cui usiamo la macchina, queste operazioni andranno eseguite più o meno di rado.
A cosa serve l’affilatura?
Come abbiamo visto, la lama gioca un ruolo fondamentale nella buona riuscita del taglio. Per conservarla al meglio, è necessario provvedere ad affilarla periodicamente. In media l’affilatura si esegue ogni 5 o 6 mesi, ma questo è un tempo indicativo. L’affilatura va eseguita ogni volta che la lama lo richiede, ovvero quando perde il filo e si “sgrezza”.
Alcuni modelli elettrici sono dotati di un affilatoio incorporato. Questo è molto semplice da usare e ci permette di risparmiare tempo, spazio e denaro.
Come si affila una lama?
Affilare la lama è un procedimento abbastanza semplice:
- Prima di tutto bisogna posizionare l’affilatoio sulla parte superiore della lama. L’affilatoio è composto da due viti, che andranno a svolgere il lavoro. La lama va inserita tra queste due applicazioni, incastrandola per bene;
- Una volta terminata la fase preliminare, possiamo azionare la lama. Questa, scorrendo tra le due viti dell’affilatoio, sarà sfinata da queste;
- La lama dovrà scorrere per circa 40-50 secondi;
- Allo scadere del tempo, possiamo spegnere il motore.
Per assicurarci che l’operazione sia avvenuta con successo, dobbiamo osservare la lama. Se l’affilatura è stata efficace, sulla lama sarà presente una sorta di bava. Se questa non è presente dobbiamo ripetere l’operazione.
Quando bisogna lubrificare il motore?
Lubrificare il motore è una routine necessaria per le affettatrici elettriche. Di qualunque motore siano dotate, è importante oliare questa parte della macchina ogni 2 settimane. Oliare il motore ci aiuta a conservare al meglio la macchina. Un motore scattoso o lento potrebbe aver bisogno di essere lubrificato. Basteranno poche gocce di olio per garantire il giusto funzionamento del motore.
Oltre al motore, dobbiamo provvedere a lubrificare anche le guide del carrello su cui scorre il prodotto. In questo modo avremo un taglio sempre scorrevole e ottimale. Se non provvediamo a lubrificare queste componenti, potremo ottenere una macchina inceppata, difficile da usare e decisamente poco funzionale.
Queste operazioni vanno eseguite indipendentemente dal tipo della macchina che possediamo. Che sia domestica o professionale, l’affettatrice necessita di questo tipo di trattamenti. Grazie ai suddetti accorgimenti, non solo ci assicuriamo di possedere una macchina duratura e longeva. Infatti questi trattamenti ci permettono di godere di una macchina efficiente e sempre al top.
Quanto costa un’affettatrice manuale?
Le affettatrici manuali appartengono a fasce di prezzo differenti, in base alla tipologia.
- Quelle manuali domestiche sono piccole e pratiche da usare. Sono ideali per il taglio di salumi, formaggi, verdure e pane. Il prezzo è basso e contenuto. I modelli partono dai 10 euro;
- Le affettatrici manuali professionali, ovvero i modelli a volano, sono macchine stabili e resistenti. Ne esistono dei modelli vintage, restaurati integralmente. Per questi i costi partono da una base di 350 euro. I modelli nuovi sono altrettanto costosi. I prezzi partono da 850 euro per un modello base.
Le affettatrici a volano possono essere personalizzate in ogni dettaglio. Sono delle vere chicche per gli amanti del vintage e dello stile retro’. Possono avere un piedistallo, che le sorregge integralmente. Questa struttura permette un taglio agevolato, e consente a chi la possiede di risparmiare spazio. Il piedistallo può essere dotato di rotelle, per consentire un trasporto agevolato. Se compreso con la macchina, questo accessorio fa salire il prezzo totale di circa 300 euro.
Qual è il prezzo di una elettrica?
Le macchine elettriche sono abbastanza diffuse, e ne esistono di economiche e pratiche da usare. Quelle destinate a un uso domestico hanno dei costi più contenuti. Anche se il prezzo finale varia a seconda del modello scelto, possiamo affermare che una macchina di questo tipo di buona qualità può costare intorno ai 150 euro.
Le affettatrici elettriche richiudibili sono più piccole e economiche. Questi apparecchi sono pensati per far risparmiare tempo, denaro e spazio a chi li sceglie. Se ne trovano anche a meno di 80 euro.
Le affettatrici elettriche professionali hanno dei costi maggiori rispetto a quelle domestiche. Sono più stabili e resistenti, e forgiate in ottimi materiali. Inoltre hanno dimensioni e peso maggiori. Per queste ragioni, una macchina del genere può costare intorno ai 300 euro.
Quali sono i costi di uno strumento professionale?
Le affettatrici professionali sono create per chi ha bisogno di una macchina stabile e longeva nel tempo. Sono pensate per agevolare le operazioni di taglio, garantendo una resa ottimale. Queste sono realizzate in materiali di ottima fattura. Inoltre sono ideali per sopportare una gran mole di lavoro. Molti modelli sono dotati di una ventola di areazione posizionata nel motore, che permette alle macchine di rendere al meglio anche sotto sforzo. Il motore ha una potenza minima di 190 W e la lama un diametro di almeno 22 cm.
Per queste ragioni un’affettatrice professionale appartiene a una fascia di prezzo medio-alta. I modelli più economici partono dai 350 euro.
E i prezzi di un modello domestico?
Le affettatrici domestiche sono compatte e pratiche da usare. I prezzi variano in base alle caratteristiche proprie della macchina. In particolare:
- Un’affettatrice domestica manuale è abbastanza economica. A questa categoria appartengono le affettatrici per salumi e formaggi, le mandoline, i tagliafrutta e gli attrezzi per sminuzzare la verdura. I modelli meno dispendiosi partono dai 10 euro in su;
- Le domestiche elettriche hanno un prezzo maggiore. Possono essere universali, specifiche per il pane o i formaggi, richiudibili oppure abbastanza grandi e stabili. Queste macchine possono costare dai 50 ai 150 euro.
Qual è il costo di una macchina automatica?
Le affettatrici automatiche sono pensate per servire il settore della grande distribuzione. Essendo macchinari professionali di ottima fattura, hanno dei costi abbastanza alti. Questo tipo di macchine possono avere vari optional, come la bilancia integrata e il sistema di sottovuoto, che fanno salire notevolmente il prezzo. Per un modello base si possono spendere anche alcune migliaia di euro.
Le affettatrici automatiche rappresentano un investimento solo iniziale. Gli optional permettono a chi la sceglie di risparmiare sull’acquisto di altri macchinari. Queste macchine infatti sono complete e permettono di ottenere, al prezzo di un solo macchinario, i vantaggi di numerosi strumenti da lavoro. Inoltre alcune macchine sono dotate di un sistema si spegnimenti automatico. Quando la lama non è in funzione queste affettatrici vanno automaticamente in stand-by. Questo sistema di risparmio energetico permette ai proprietari di azienda di risparmiare circa 10 mila euro l’anno.
Quali sono le migliori marche?
In base alla tipologia di affettatrice scelta, è possibile optare per un marchio che ne produca di ottime. Nel dettaglio:
- La Bosch è perfetta per la produzione di affettatrici elettriche domestiche richiudibili. Queste macchine uniscono un design ergonomico a un’attenta scelta delle migliori tecnologie. Sono abbastanza stabili, fabbricate in buoni materiali e resistenti nel tempo. I prezzi sono molto bassi, a partire dai 50 euro;
- Le affettatrici elettriche domestiche di buona qualità sono sotto il nome Sencor. Queste macchine hanno il minimo ingombro, e possono essere molto leggere. La stabilità però non ne viene penalizzata, anzi queste macchine sono note per la loro solidità. Queste macchine possono costare dai 50 euro in su;
- Per quanto riguarda le affettatrici elettriche domestiche anche la Ritter rappresenta una buona scelta. Sono macchine poco ingombranti e semplici da usare. Inoltre durano nel tempo e permettono un taglio ottimale;
- Il marchio RGV per le affettatrici elettriche, domestiche o professionali, è il top di gamma. Le RGV hanno un design stondato, che permette una pulizia profonda e precisa. Sono abbastanza potenti e hanno un peso che ne permette la perfetta stabilità;
- Le affettatrici a volano sono la firma inconfondibile del marchio Berkel. Questo marchio è stato il primo a produrre affettatrici. Da secoli è sinonimo di qualità, stabilità e eccellenza nel taglio. Sono macchine molto pregiate, che possono costare anche migliaia di euro.