- 1 Dove posizionare l'affettatrice
- 2 Verificarne il corretto funzionamento
- 3 Il taglio
- 4 Come pulire l'affettatrice?
- 5 Quando e come affilare la lama?
Una volta scelto il modello di affettatrice più consono alle nostre esigenze, dovremo imparare a prendere dimestichezza con il nuovo acquisto. Spesso ci lasciamo intimorire dall’affilatissima lama del macchinario, che non di rado genera dubbi e riserve sull’utilizzo dello stesso. Eppure usare l’elettrodomestico è semplicissimo, soprattutto se si conosce il metodo più adatto per farlo. L’articolo guiderà inesperti e non a usufruire correttamente dell’affettatrice.
Dove posizionare l’affettatrice
Per conservare al meglio la macchina, ma anche per la sicurezza di chi la usa, è necessario trovare all’affettatrice una giusta collocazione. Il piano d’appoggio gioca un ruolo fondamentale: questo deve avere un’ampiezza consona a permettere un utilizzo comodo e sicuro dell’affettatrice. Inoltre, è bene che sia liscio, asciutto e robusto abbastanza da sostenere il peso della macchina. Bisogna scegliere con cura la posizione dell’affettatrice: per esempio, un ambiente troppo umido o caldo potrebbe ledere al suo corretto funzionamento. Qualora lo spazio sia limitato, esistono in commercio dei modelli pieghevoli. In questo modo, richiudendo l’affettatrice, la si può riporre dopo l’utilizzo. Questo tipo di macchine hanno un ingombro minimo, di circa 30 cm. Ovviamente quando l’affettatrice è in funzione è bene ricordare le regole di prima. Essendo modelli leggeri, bisogna avere l’accortezza di fermare la macchina. In questo modo eviterà di scivolare e quindi creare pericoli per chi la usa.
Verificarne il corretto funzionamento
Prima di procedere all’utilizzo vero e proprio, è indispensabile verificare il corretto funzionamento dell’affettatrice. Per farlo basterà accendere e spegnere la macchina, pigiando a distanza di pochi secondi il tasto ON e OFF. Se la lama gira in senso antiorario (guardandola dal piatto portamerce), si può procedere. In caso contrario, per non creare ulteriori disagi, sarebbe meglio contattare tempestivamente il centro assistenza della marca che ha prodotto l’affettatrice. È bene accertarsi che tutte le parti dell’affettatrice siano operative. Sarà necessario controllare che, svitando il paralama, la macchina si spenga. Sono piccole operazioni che possono sembrare insignificanti, eppure giocano un ruolo decisivo per la sicurezza di chi ne fa uso.
- Posizionare la macchina su un piano liscio e stabile, controllando che sia ben ferma;
- Verificare che la lama giri in senso antiorario (se vista dal piatto portamerce);
- Controllare che tutte le parti siano integre, e ben funzionanti.
Il taglio
Una volta appurato il perfetto andamento dell’affettatrice, potremo proseguire con il taglio. È importante riempire il piatto portamerce a macchinario spento. Una volta caricato il prodotto da affettare, assicurarsi che sia tenuto ben saldo dai dentini dell’apposito braccio. Talvolta queste componenti sono di plastica, soprattutto nei modelli economici. Se così fosse bisogna fare ancora più attenzione. La plastica a volte tende a far scivolare il prodotto. A questo punto, una volta regolato lo spessore del taglio con l’apposita manopola, faremo scorrere il prodotto sulla lama. Il movimento dovrà essere fluido, senza troppa pressione. Se si applica una forza eccessiva, il prodotto scorre a scatti e ne va dell’integrità della fetta. Queste ricadranno sul piano raccoglitore, evitando così il contatto della mano sinistra con la lama. Va ricordato che il corpo di chi taglia dovrà rimanere perpendicolare rispetto all’affettatrice. Questo serve a preservare l’incolumità di chi sfrutta il macchinario.
- Caricare il piatto portamerce a macchinario spento;
- Tenere il prodotto ben saldo con i dentini del braccio;
- Regolare lo spessore della fetta con l’apposita manopola;
- Posizionarsi perpendicolarmente alla macchina;
- Tagliare, facendo attenzione a non toccare con le dita la lama in funzione.
Come pulire l’affettatrice?
Una volta terminato il taglio, l’affettatrice rimarrà inevitabilmente sporca. Ma come pulirla? No categorico a detergenti, spugne o spazzole: danneggerebbero la macchina e le sue componenti. Un prodotto aggressivo potrebbe rovinare la macchina. Una spugna troppo rigida può graffiare la lama, di solito in delicato acciaio. Via libera a prodotti a base d’acqua, o comunque neutri. Per pulire il piatto portamerce sarà necessario strofinarlo con una pezza morbida, bagnata di acqua tiepida. Stesso procedimento per lama e paralama. Questa routine va ripetuta alla fine di ogni utilizzo. Questo per evitare che lo sporco si accumuli, o peggio diventi persistente e incrostato. Ovviamente la pulizia, e qualsiasi tipo di operazione che non sia il taglio, va eseguita a macchinario spento.
Quando e come affilare la lama?
La lama dell’affettatrice andrebbe affilata periodicamente, ma solo in caso di diminuzione del taglio. Di solito è una procedura che si attua ogni 2-3 mesi. Il lasso di tempo tra un’affilatura e l’altra varia in base allo sfruttamento della macchina. Ne risulta ovvio che se è poco utilizzata il tempo si allunga, e viceversa. Se l’affettatrice viene utilizzata sporadicamente, questo tipo di procedura sarà necessaria dopo un lungo lasso di tempo. Generalmente il macchinario è dotato di un apparecchio, il pomolo, che ne permette l’affilatura. Posizionato sopra la lama, questo è presente su quasi tutti i modelli (soprattutto professionali). Su di esso c’è un pulsante, che andrà premuto contro la lama per circa 40 secondi. A questo punto sulla lama dovrebbe formarsi una sorta di “bava”, che attesta la buona riuscita dell’affilatura. Qualora il pomolo dovesse mancare, nei video di seguito sono ampiamente dimostrati altri metodi di affilatura.
Una volta finita l’operazione, bisogna ripulire per bene la lama. Completato l’iter, la macchina sarà pronta a tagliare di nuovo.
- Pulirla alla fine di ogni utilizzo, con prodotti neutri e una pezza morbida bagnata in acqua tiepida;
- Tenere la macchina in un ambiente consono, lontano da fonti di calore;
- Affilare la lama, qualora fosse necessario.